Tipografo per un giorno

Ragazzi, sto rientrando da Magonza, sono a Basilea e tra qualche giorno di cammino, dovrei essere di nuovo tra voi a Pasturana.
Devo assolutamente raccontarvi la mia esperienza!
Qualche giorno fa, mi sembra il 20 ottobre, siamo in età rinascimentale e tutto sembra davvero lontano dai tempi bui del medioevo, ho salutato con vero affetto un caro amico che mi farebbe piacere conosceste, almeno virtualmente; si tratta di Johann Gensfleisch zur Laden, un personaggio d’altri tempi, molto colto ma soprattutto estremamente pratico nelle attività manuali, lui sa trasformare qualsiasi macchinario e utilizzarlo per altri scopi scoprendo risvolti interessanti e inediti. Con lui ho visitato una fantastica oreficeria a Strasburgo, lì ho scoperto la punzonatura di cesello. Una pratica che abbraccia sia l’arte sia la meccanica di precisione fondendo il sapere tecnico alla fantasia per creare stampi in metallo adatti a coniare monete o, come ha scoperto Johann, per creare caratteri da stampa.
Sto preparando tutto il materiale necessario per proporvi una grande idea, la stessa che, secondo me, cambierà la storia! Ci vediamo il 20 novembre, in sala Europa, porterò la mia invenzione, una vera macchina da stampa inglese che potrete usare personalmente, con la mia assistenza tecnica, dopo aver preparato nel telaio la forma con caratteri mobili in metallo. Con tutto questo marchingegno, potrete stampare una meravigliosa cartolina e conservarla come ricordo!

Sono convinto che Johann abbia davvero inventato una cosa fantastica, pensate che sino ad oggi per diffondere un’idea, un pensiero, insomma una paginetta che racconti, ad esempio, la storia del nostro bel paese e annunci le attività del PasturanaBlues, dobbiamo incaricare un amanuense che, dopo circa un mese, avrà prodotto una cinquantina di foglietti che raccontano le attività musicali che inizieranno a gennaio. Con l’invenzione che vi farò scoprire a novembre potremo stampare (si dice così) le stesse cinquanta pagine in pochi giorni, componendo con i caratteri mobili il telaio e stampando grazie al torchio, sì proprio quello, lo stesso che usiamo per fare “il Gavi” , la carta fatta a mano in cartiera a Mele. Useremo l’inchiostro ferro-gallico che si ricava dalle galle delle querce ma… ma insomma, non voglio svelarvi questa grande sorpresa.
Vi aspetto davvero numerosi e mi raccomando portate i più piccoli perché saranno loro a entusiasmarsi ancora di più per questa vera magia che cambierà la storia!
Roberto – Basilea, 24/ottobre/1524